Il nostro paese ha un grande potenziale cicloturistico, lo conferma la seconda edizione di "“Ecosistema della Bicicletta” realizzata da Banca Ifis che ha affrontato approfonditamente questo aspetto dando voce a quasi 8 milioni di italiani che si dichiarano interessati a questo nuovo modo di viaggiare.
Le risorse cicloturistiche italiane
L'Italia ha un territorio ricco per i percorsi ciclabili...ce ne sono per tutti i gusti e si estendono per migliaia di chilometri!
Sono oltre 5mila gli operatori dell'accoglienza con un’offerta cicloturistica, mentre oltre 4.500 alberghi che garantiscono servizi dedicati alla bicicletta.
Il Trentino-Alto Adige è la regione più ricca di servizi per gli amanti delle due ruote a pedale.
La destinazione preferita per gli amanti del sellino invece è il Nortd-Est che è stato scelto nel 32% come meta cicloturistica.
Tutto il Nord in generale è in testa alla classifica dei percorsi ciclabili dove, in sole quattro regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna), si trova il 54% dei totali.
Cosa frena il cicloturismo in Italia?
Il 90% degli operatori turistici italiani prevede un boom del cicloturismo nei prossimi anni. Cosa ci frena quindi?
Il dito è puntato contro la debolezza e la frammentarietà dei servizi offerti, nel marketing e nella promozione, nella conoscenza della domanda, nella sicurezza sulle strade.
La mancanza di una "regia" che governi lo stato attuale delle ciclovie che spesso sono abbandonate oppure non più utilizzabili: si tratterebbe di un organo nazionale o regionale snello per regolamentare e strutturare questa importante risorsa.
Cicloturismo: il potenziale inespresso
La mancanza di investimenti strutturati è uno dei principali motivi per cui il cicloturismo fatica a esplodere in Italia.
Stime di FIAB, federazione italiana ambiente e bicicletta, dimostrano che per ogni euro investito in ciclovie il territorio ne riceve 3,5. Le stesse previsioni indicano che a progetto ultimato ogni chilometro di percorso generi un indotto annuo sulla zona attraversata di 110.000 euro. Un recente studio ha evidenziato che ogni chilometro di pista ciclabile nelle province di Trento e Bolzano è in grado di generare, con i servizi e la promozione adeguati, una rendita di circa 338.000 euro annui a fronte di un investimento per chilometro iniziale che va da 300.000 a 500.000 euro.
Il primo passo dev'essere la sicurezza: creare strade più sicure e infrastrutture organizzate e coordinate per dare un servizio agli amanti della bici!
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